LA MIA CASA PORTATILE

Premessa

Ammetto che le ultime mie esperienze in case mobili sono moolto lontane, almeno una quindicina di anni fa, tempi di Reparto quando vagabondavo con il mio gruppo Scout durante le varie uscite e campi estivi oppure a ricordi di quando passavo le mie estati in camping nella Calabria Ionica. Mi sono riavvicinato a questo mondo affrontando la Via degli Dei.

 

Le Prove

Naturalmente prima di partire per la Via degli Dei ho sfondato di visualizzazioni YouTube alla ricerca di recensioni visive e consumato la barra di ricerca Google “miglior tenda da Trekking”, leggendo e accumulando nozioni e caratteristiche. Immediatamente mi sono reso conto che la vecchia tenda usata in Calabria risultava, oltre che trasandata, troppo ingombrante e scomoda, quindi dovevo per forza di cose acquistarne una nuova. Non volevo spendere subito un esagerazione senza prima aver approfondito per bene il settore e la prima scelta, classica, è stata la Decathlon. Nel negozio per sportivi per antonomasia ho acquistato la tenda biposto Arpenaz 2 Fresh & Black,  badando poco al suo effettivo peso e concentrandomi sulla sua funzione principale, respingere il calore dei raggi solari ed al suo essere economica. Risultato? Mai sofferto il caldo, nemmeno alle 15 di un caloroso Ferragosto, semplicità di montaggio disarmante, ottima resistenza a vento e pioggia, discretamente compatta, molto resistente anche se posizionata su terreni sconnessi. Condensa pari a zero,(in ogni caso quella che si formava veniva intrappolata nel doppio tetto) forse perché ero da solo in uno spazio comodo per due e con le areazioni ben spalancate. Bè, quindi il problema dove sta? IL PESO. Mi sono fatto ingannare da quel  “Peso 2,6 kg“, non perché sia effettivamente eccessivo per una tenda di quella gamma, anzi, penso che per un week end possa essere perfetta, ma perché sulle spalle, su quel percorso fatto di dislivelli notevoli, si sentivano tutti! Per tanto, in un trekking cosi lungo e logorante, necessitavo di altro. Ecco che cosi ho scoperto le tende ULTRALIGHT.

LA SCELTA

Come spesso accade, ascoltare le recensioni altrui certo, è utile, ti crea una panoramica dell’aromento sul quale ti stai informando, ma l’esperienza personale è sempre lo scalino che ti permette di trovare la soluzione piu adatta a quello che ricerchi. Quindi forte del ricordo delle mie spalle doloranti e con non-so-quante ore di sonno perse alla ricerca dell tenda piu adatta a me, mi sono imbattuto in un modello dell’azienda cinese Naturehike, leader nei prodotti per l’outdoor ultralight per rapporto qualità prezzo. Il modello in questione è la CloudUp biposto, la versione aggiornata al 2018 con aggiunte di due prese di ventilazione e due punti aggiuntivi per rendere la tenda più salda in caso di venti molto forti. Devo dire che sono stato fortunato , l’ho acquistata su Amazon consapevole che se non avesse fatto al caso mio avrei potuto renderla, cosi non è stato perché si è rilevata perfetta per il mio uso. Semplicità di montaggio pari alla Fresh&Black, doppio tetto per raccogliere la condensa, areazione ottima, ampio abside, picchetti di qualità e dotazione accessoria davvero notevole, assieme alla tenda arrivano tutti i cordini per fissare ogni angolo al suolo e perfino il telo impermeabile sotto tenda per un miglior isolamento dal terreno e per preservare il pavimento della tenda, che risulta comunque resistente. E poi il peso, 1.2 kg. La svolta! Sono consapevole ne esistano di ancora più leggere, ma per quello che offre questa CloudUp, è la scelta migliore. Testata ufficialmente nella due giorni al Lago di Sorapiss, me ne sono innamorato ed affezionato dopo appena un test e sarà il mio tetto mobile ufficiale per i prossimi 4 mesi!

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